Cosa cambierà per il turismo?



Premessa

Considerate che sto scrivendo questo articolo il giorno di Pasqua 2020, obbligato a stare in casa per il decreto legge con la possibilità di fare 200 metri a piedi attorno a casa. Considerate anche che le frontiere sono chiuse e che gran parte delle economie mondiali sono ferme. Inoltre che ad oggi non abbiamo ancora idea di quando effettivamente torneremo alla normalità.

Prendete questo mio post, come una serie di domande e riflessioni, non ho la verità in tasca e non credo di poter dare una risposta corretta a queste domande.

Un paio di domande…

Analizzando molti articoli di stampa, che ho letto in questo periodo, come anche altre persone, crediamo che per la stagione 2020 sarà un anno terribilis, ci sarà sicuramente un crollo del mercato ed un aumento dei prezzi. Pongo alcune domande di riflessione…

  • Sarà più possibile partecipare ad un buffet o ad un evento al chiuso?
    • Come sarà quindi gestibile un semplice banchetto matrimoniale, un evento in piazza, una sagra. Nel momento che l’aggregazione è l’alleato di questo contagio?
  • In una sala da pranzo di un hotel, come verrà gestita la distanza sociale di un metro?
    • Ho già visto ristoratori che facevano i calcoli posizionando i tavoli per 4 persone in 10 metri quadri, seguendo le linee guida dell’OMS, quindi riducendo di un terzo le possibili entrate. E nelle cucine come verranno mantenute le distanze sociali, magari con la presenza di asintomatici che sudano e starnutano nel vostro piatto prima di portarlo in tavola?
  • Saremmo davvero tutti costretti a portare la mascherina?
    • La porteremo anche quando siamo in coda per fare uno scivolo in un parco acquatico? Al ristorante o quando siamo in spiaggia? Andremo quindi in discoteca con la mascherina? A teatro con la macherina, al cinema con la mascherina?
  • Come cambierà l’aspetto delle discoteche al chiuso?
    • Penso ad una qualsiasi discoteca che ho frequentato per anni, con la ressa e la calca, tutti sudati, belli impiastricciati, sarà ancora possibile? Vogliamo parlare di questo aspetto? Rivedremo nuovamente migliaia di persone accalcate all’interno delle discoteche o queste diventeranno di nicchia per i più abbienti, oppure saranno ancora vietate per questa estate? La gente come si divertirà quindi, in locali all’aria aperta? Indovinare questo potrebbe sancire la sopravvivenza di alcuni tipologie di locali a dispetto di altri.
  • Come si viaggerà?
    • Questa è una domanda difficilissima, ma immaginando il giorno in cui si potrà viaggiare è difficile non pensare a aerei a mezzo carico, carrozze dei treni a metà servizio.
  • Ma sopratutto, quando si potrà nuovamente viaggiare?

    • Ma la gente avrà davvero tutta questa voglia di viaggiare, o cercherà di isolarsi?
  • Quando riapriranno le frontiere?
    • Altra domanda da un milione di dollari, credo e spero prima di giugno o luglio, ma sarebbe giusto farlo con le adeguate cautele e non prima che la situazioni sia effettivamente migliorata, ma sensibilmente, altrimenti siamo di nuovo da capo.
  • All’interno dei treni, degli autobus, dei mezzi pubblici, degli stessi TAXI, come si potrà rispettare la distanza sociale, se non sarà possibile si dovrà sempre viaggiare con una mascherina?
    • Questo faciliterà gli spostamenti o creerà un ennesimo collo di bottiglia per gli spostamenti? Code interminabili per prendere un TAXI o un autobus, considerando già i ritardi che c’erano in alcune città. Non oso pensare all’autobus per andare in università stravolto di studenti compressi come sardine o le immagini della metropolitana di Tokyo dove gli addetti spingono le persone all’interno per impedire che qualche braccio rimanga incastrato nelle porta automatiche.
  • Quanto aumenterà il costo dei viaggi?
    • In un vagone ferroviario, ci sono in media circa 50 passeggeri, ora a fronte delle nuove linee guida dell’OMS, in quanti viaggeremo? In 25? Stessa cosa per gli aeroplani e per i più normali mezzi di trasporto quali corriere e semplicemente autobus. Quindi quanto costerà in più, sopratutto ora che tutti i servizi di trasporto sono fermi al palo da due mesi e dovranno ritornare delle perdite?
  • Quanto tempo ancora dovremmo aspettare per avere turisti stranieri in Italia?
    • Questo non lo so, ma credo sicuramente che l’estate 2020 sarà all’insegna della vacanza nella propria nazione, per tutta una serie di motivi, sopratutto perché i paesi sono stati colpiti in maniera diversa ed in maniera diversa hanno reagito, chi in un modo chi nell’altro. L’epidemia al giorno di Pasqua 2020 a livello mondiale non mi sembra si stia fermando, anzi. Speriamo in un vaccino, ma quando?
  • Saranno prediletti gli affitti di appartamenti ad uso turistico?
  • Saranno predilette le spiagge affollate o andranno più di moda le spiagge isolate ed in ogni caso in che modo si raggiungeranno?
    • Per chi può sarà sicuramente meglio andare a fare una bella vacanza, in posti isolati dove ci sono poche persone e dove non ci siano grossi assembramenti e restare ai margini di qualsiasi evento.
  • La vela, sarà ancora così in voga?
    • Sicurmante sarà un turismo di nicchia, ma vogliamo parlare dei charter con persone sconosciute chiusi in una barca a vela d’estate con aria fredda che entra in otto in 35 mq scarsi di vivibilità? E quando si arriverà in porto, si andrà ancora al ristorante?

Il 2020 sarà un anno terribilis?

Secondo me purtroppo sì, arrivati al 3 maggio 2020 la situazione probabilmente sarà di ritorno alla normalità, questo vorrà dire che non riapriranno tutti gli esercizi come prima ed io credo che vorranno evitare di aprire i luoghi di aggregazione, luoghi di divertimento e svago per antonomasia, quindi BAR, locali sulla spiaggia, discoteche e strutture a forte affluenza, saranno per forza di cose contingentate, magari solo per i giovani, ma non so se potrebbe essere una buona scelta o meglio diciamo che io non lo sentirei a quarant’anni un buon posto dove andare invece un ventenne che ha voglia di uscire molto di più di me che ho solo voglia di andare in barca a vela, sicuramente sì e quindi come io mi chiedo se sia sano andare in certi posti, al stessa domanda si faranno molti altri.

Tutto si riprenderà quando la situazione del contagio si arresterà o se i governi apriranno lo stesso le frontiere a fronte di possibili ritorni di fiamma del virus. Io credo che questo non succederà. Alcuni pensano che per luglio ed agosto le frontiere riapriranno perché non ce lo possiamo permettere e comunque la movimentazione turistica sarà contingentata dalle linee guida dell’OMS quindi sarà molto minore di quella a cui eravamo abituati. Pensate solo alle code interminabili per i musei, alle calche in discoteca, ai viali turistici affollati di gente.

Siamo ad un punto di svolta del turismo?

Beh io direi proprio di si, da gennaio 2020, il turismo non sarà più quello di prima. Cambierà tutto, dai costi e dalle offerte dei vettori fin ad arrivare alle assicurazioni di viaggio. Non sarà più niente come prima. Probabilmente i prossimi due anni saranno molto critici e credo che ci saranno ripercussioni molto forti per paese turistici com’è l’Italia, questo in tutto il mondo, nessun paese escluso. Le persone avranno paura a muoversi e se l’infezione non declina, sarebbe meglio sperare che non pensano la memoria tanto facilmente.

Era davvero così sano avere quella crescita turistica?

Si è cavalcata un’onda? Quante strutture hanno chiuso il portico per allargare la sala da pranzo e di fatto con una cucina da 40 posti, hanno realizzato una sala da 100 posti..? Con tutto quello che poi ne conseguiva, ristoranti stracolmi e servizio di un ora per una semplice pasta alla carbonara. Alberghi con stanze con meno di 14 mq per una matrimoniale, dove per girarsi si deve chiudere il tavolino.

Insomma, era davvero così giusto costruire migliaia di alberghi in prima linea, deturpando una riviera, quando si potevano creare strutture migliori lasciando più vegetazione sul mare e andando a costruire gli alberghi leggermente dietro la linea di costa? Alberghi che tra l’altro se l’aumentare dell’altezza del mare continua di questo passo nel 2050 avranno bisogno della banchina e saranno in acqua e non fronte mare come prevedono le ultime simulazioni della NASA, se non si inverte la rotta del cambiamento climatico.

Nel 2010 qui in Italia è cresciuto esponenzialmente l’affitto appartamenti ad uso turistico, grazie anche all’avvento di piattaforme come Airbnb e booking.com. Quasi tutte le persone  che avevano una seconda casa non troppo utilizzata l’hanno subito messa in rete per affittarla. Quando io mi ero registrato su Airbnb ero il primo e l’unico appartamento ad uso turistico, adesso su Rimini se ne contano più di 4000. Il fenomeno era ancora in crescita, ma di colpo questa pandemia sembra averla interrotta.

Articoli sul mio blog:

È davvero così finita per gli A.A.U.T. le C.A.V. e L.T. ed Airbnb?

Articoli giornalistici on line

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