Liquidato dalla NEO S.r.l. mi rimane RICCIONE TV



Finalmente…!

Finalmente, dopo parecchio tempo dalla mia prima richiesta, sono uscito dalla società NEO S.r.l. di Riccione. Società che fondai personalmente con mia Madre, Silvana Gabbriellini nel lontano 2007 per realizzare il progetto RICCIONE TV. RICCIONE TV voleva essere la WebTV di Riccione. Nacque nel garage di casa mia a Riccione con un gruppo di ragazzi, che iniziarono a fare video per Riccione ed a metterli on line. Negli anni seguenti, decisi, di vendere alcune quote a due soci e ci trasferimmo nella nuova sede.

Ora, finalmente,  ho chiuso un capitolo della mia vita che mi teneva psicologicamente collegato ad una società che personalmente non consideravo più produttiva da anni e lontana da quello per cui l’avevo fondata. Oltretutto garantivo in parte per la società. Questo era un impegno del quale mi volevo liberare, non avendo più alcun controllo della società e non essendo io più amministratore delegato da ormai due anni.

Mi dispiace effettivamente per come siano andate le cose, anche perchè quando si fonda una società, si spera sempre di farne una grandissima operazione. Poi ci si scontra con la realtà, con il mercato e con tante altre questioni. Sopratutto ci si contra spesso con i soci e con le loro visioni societarie, che spesso sono lontane dalle proprie visioni personali iniziali. Come avevo imparato in Microsoft, un dromedario è il lavoro di una persona, una cammello di un gruppo di lavoro, per fare un parallelismo animale vedevo la mia idea trasformata in un bradipo.

Che cosa ho imparato da questa esperienza?

  1. Ho imparato, una cosa importate: non fare mai una scocietà con persone che non condividono molto bene la tua visione. Bisogna assicurarsi che i propri soci abbiano ben chiaro la visione ed il percorso da intraprendere. La strada diventerà tortuosa e potrebbe portare a parecchi bivi. Se già in partenza le persone pensano di snaturare completamente il progetto iniziale, non avendolo capito o peggio pensando che sia sbagliato, è molto difficile che la società possa raggiungere un grande risultato. È un po’ come andare giù da  una discesa con uno slittino, in una paio di persone, se uno di questi di colpo aziona uno dei due freni laterali, lo slittino virerà di colpo, con il rischio di ribaltamento.
  2. Ho imparato a prendere decisioni più ponderate ed a programmare meglio ogni tipo di azione che intraprendo. Anche solo affrontare una curva con l’automobile. Questo non deve essere certo un vincolo. Ho imparato, negli otto anni che sono passati da quando ho smesso di lavorare in azienda a quando sono stato liquidato dalla società, la perizia del navigatore. L’ho imparato navigando in lungo ed in largo per tutto il mediterraneo in tempesta a bordo di barche a vela, spesso d’inverno al freddo. La perizia è quell’arte che io ritengo molto utile e che forse si impara con la crescita. Bisogna saper pianificare bene le attività, i percorsi che si devono fare. Avere un piano di rotta, degli obiettivi ed organizzare tutto nei minimi dettagli. Addestrarsi continuamente al peggio e mettendo da parte le energie dell’equipaggio per affrontare le tempeste. Oltre che prepararsi prima per ogni azione che si fa a bordo. Non improvvisare niente, neanche una manovra di emergenza. D’altronde la vita societaria si può paragonare ad un trasferimento di una barca vela. Se i tre componenti dell’equipaggio non stanno bene assieme, non sanno dove devono andare o addirittura ognuno vuole andare in un posto diverso dall’altro e non cooperano assieme per tenere la barca in rotta è altamente probabile che la barca non non arrivi nel porto. Possono sapere veleggiare bene, ma se non si guardano le carte nautiche ci si incaglierà in secca, oppure una parte dell’equipaggio scenderà anzi tempo.
  3. Ho imparato che lavorare a co-marketing, secondo me, è un spesso fallimentare. D’altronde il baratto è stato superato da secoli. Non si può e non si deve lavorare a gratis. Se si è soci di capitali, bisogna pretendere i dividenti societari. Non è possibile che una società per decenni non abbia utili a fine anno. Le società S.r.l. sono a scopo di lucro, che non è una brutta parola, vuol dire semplicemente che le società servono per guadagnare soldi e li devono distribuire ai soci, a tutti i soci.
  4. Ho imparato che utilizzare le parole “Non mi ricordo” è la peggior cosa che si possa fare con le persone. Si da una idea pessima impressine di se stessi. Utilizzare sistematicamente questo tipo di risposte è logorante e dopo un po’ indispone le persone a lavorare assieme. Ci si chiede come si faccia a svolgere le attività più semplici se non si ricorda mai niente.
  5. Bisogna sempre opporre vele al vento, altrimenti la barca non va avanti: a volte le persone sono molto brave a comunicare ed a pensare agli altri e per gli altri, con grandi discorsi. Io preferisco le persone che si rimboccano le maniche e ti danno una mano a issare le vele e tenere il timone.
  6. Quando non si guadagna più da un progetto o quando non si è più parte di un progetto, bisogna senza perdere altro tempo, chiudere la posizione e passare ad altro. Il tempo è denaro e nessuno ve lo ridarà mai indietro. Meglio andare in barca d’inverno al freddo…!
  7. Diffidare sempre delle persone che si vogliono sostituire a vostro Padre o che ti dicono che ti trattano come un figlio, questo è quello che penso personalmente, i genitori sono i genitori e se sono morti, sono morti, i soci sono soci, gli amici, sono amici, differenti dai conoscenti, e si vedono nel momento del bisogno, spesso invece ti fregano il sellino della bici. Le persone in generale sono persone. Tutti devono essere trattati equamente e correttamente, dando la giusta importanza ad ogni tipo di categoria esse appartengano.
Screenshot Marchio RICCIONE TV Stephen Kleckner
Screenshot Marchio RICCIONE TV Stephen Kleckner

Che cosa mi è rimasto?

Mi è rimasto ben poco di quello che ho fatto. Ho tanti bei ricordi di tanti bei momenti passati assieme a tante persone con le quali ho lavorato. Rimane l’amarezza di non aver potuto colmare le mie lacune, d’altronde è difficile trovare posto in un progetto che non è più il tuo. Ho fatto altresì tanta esperienza nel mondo della video produzione e della gestione di una società.

Il marchio RICCIONE TV rimane di mia proprietà.

Non c’erano l’economie per acquistare il marchio di RICCIONE TV per cui il marchio rimane, come da sempre, intestato a nome mio. Ho quindi registrato il dominio http://www.riccionetv.com/ per perseguire il mio progetto iniziale.

Per il momento mi occuperò di altri tipi di attività. Credo che non passerà un anno per una nuova avventura societaria, ma questa volte certamente non cederò la maggioranza delle quote dell’impresa e la società sarà in numero dispari minore e non uguale a tre.

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