Sant’Alberico – un eremo per tutte le stagioni



Ingresso Eremo di Sant'Alberico by Stephen A Kleckner
Ingresso Eremo di Sant’Alberico by Stephen A Kleckner

Mentre ero in ferie sono andato a vedere Sant’Alberico – un eremo per tutte le stagioni.

Vicino al famoso Monte Fumaiolo da cui nasce e sgorga quel che diviene il famoso fiume di Roma il Tevere, c’è l’eremo di Sant’Alberico. L’eremo è  un posto incantato, dove poter trovare un po’ di pace. Siamo andati a trovare una persona che ho conosciuto tempo fa. Un mio caro amico di nome Frate Michel Falzone.

Frà Michel l’ho incontrato in un momento molto particolare della mia vita.

Ero rimasto a piedi con il mio Grand Cherokeee, bloccato in mezzo ad un campo, propio all’inizio del ponte che immetteva sulla strada normale superando il canale di scolo. Stava diventando buio ed ero vestito in abito completamente infangato. Dopo averle provate tutte, compresa quelle di mettere assi e sassi o pezzi di mattoni trovati qui e là. ho a fermare tutte le macchine che raramente passavano sulla strada. Nessuna si è fermata, ne saranno passate una ventina, potevano perfettamente capire che avevo un problema anche perchè sbracciavo per fermarli bordo strada in abito completamente infangato davanti a questo ponticello ed il Grand Cherokee di muso, quasi tutto affossato.

Ad un certo punto si ferma una macchina e scende uno con la barba lunga con un vestito un po’ particolare, sinceramente ho capito dopo che era un frate perchè di sera la buoi non avevo ben inquadrato la persona con una folta barca… viene verso di me, mi saluta, e mi chiede se ho bisogno di aiuto, io po’ sbalordito, gli dico che mi sono impantanato e non riesco ad uscire da pantano.

Capito che bisognava trainarmi va a prendere una corda in macchina

Si presenta un minuto alla macchina con un cordicella molto lunga sottile, sottile, sarà stata un 5 mm massimo. Io a quella cordicella tutta strappata non ci avrei legato neanche un secchio appeso ad un ramo, figuriamoci trainare dal pantano un Gran Cherooke… A quel punto Michel mi convince e leggo la corda al paraurti del Grand Cherokee e lui alla sua, saliamo a bordo delle rispettive macchina e diamo gas… La corda è diventa così sottile, ma così sottile che io la guardavo dall’abitacolo e ripetevo come un mantra la frase “adesso si rompe, adesso si rompe, adesso si rompe…”, l’ho proprio vista ridursi a vista d’occhio.

Quando l’abbiamo tolta era diventata praticamente una manciata di capelli. Ebbe sì… mi ha tirato fuori dal pantano…! Grande…! Le vie del signore sono infinite… 🙂 Da lì siamo diventati amici. Gli ho promesso che da lì a breve sarei andato a trovarlo. Gli ho regalato una cima da traino di 20 metri, perché quella che aveva usato per me era da buttare via.. 🙂

Un saluto va al caro Frate Michel Falzone che abita l’eremo e lo mantiene vivo assieme alla sua san bernardo Nives. Purtroppo nel 2014 Frà Michel è deceduto ed ora non so già che ne sia dell’Eremo.

Fonti:

Addio a Frà Michele Falzone. Aveva 51 anni

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