… arrivo ad Olib in plancia…



Dovevo andare a Olib e quale miglior modo di farlo se non nella sedia a fianco al comandante dell’aliscafo?

Il comandante è stato davvero gentile, mi ha fatto entrare in plancia con tutti gli onori e mi ha fatto accomodare a fianco a lui nella poltrona opposta alla sua… mi ha fatto sedere lì, mi ha spiegato un paio di cose poi ha detto che ci saremmo sganciati, ovviamente io non toccavo niente ed avevo i comandi disabilitati. Lui in due semplici manipolazioni dei getti d’acqua ha staccato l’aliscafo dalla banchina di Zara ed ha fatto rotta verso Split. Il viaggio è durato circa 3 ore.

Abbiamo parlato di tantissime cose, di vita, del fatto che aveva sentito anche lui un may-day il giorno prima verso sera, che stranamente era calmo e sereno. Abbiamo parlato di come funziona l’idrogetto e come è facile usarlo, della sua difficolta invece nel prendere determinate andatura di onda e di come sia veloce, una volta la stesa tratta la facevano in nave in 6 ore. La manovrabilità di una nave o di un barca con l’elica di prua è diversa e peggiore di una nave equipaggiata anche con soli due motori di poppa, ma ad idrogetto. Ha spinto la nave poco più di 27 nodi e con la corrente a favore siamo andati leggermente più velocemente. Mi ha spiegato bene come funziona la sala macchine, che si vedeva dai monitor di sicurezza e come invece si pesante e difficile l’inverno croato.

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