La questione della visibilità a bassa quota

Un osservatore in Liguria sostiene di riuscire a vedere “quasi tutta la Corsica” anche da quote molto basse. In prima battuta, i calcoli geometrici indicano che ciò non dovrebbe essere possibile a livello del mare a causa della curvatura terrestre. In altre parole, la distanza (~180 km) tra la Liguria e la Corsica è ben oltre l’orizzonte visibile per un osservatore posto sulla costa. Tuttavia, esistono rarissimi casi in cui condizioni atmosferiche particolari possono far apparire oggetti lontanissimi all’orizzonte. Esaminiamo dunque i principi in gioco, distinguendo la visione diretta da un fenomeno ottico eccezionale come il miraggio di Fata Morgana.
Curvatura terrestre e orizzonte geometrico
La curvatura terrestre limita la porzione di mondo che possiamo vedere da un certo punto di osservazione. Il punto in cui il cielo e la superficie terrestre si incontrano (linea dell’orizzonte) esiste proprio perché la Terra è sferica. Più siamo in basso, più l’orizzonte è vicino a noi; salendo in quota, l’orizzonte si allontana. Ad esempio, un osservatore in piedi sulla riva del mare (occhi a ~1,7 m d’altezza) ha un orizzonte a soli ~5 km di distanza. Su una terrazza 16 metri sopra il mare, la distanza dell’orizzonte aumenta a ~15-16 km. Questo perché, a maggiore altezza, l’osservatore domina una calotta più ampia della superficie terrestre prima che questa curvi fuori dalla vista.
Oltre la linea dell’orizzonte geometrico, un oggetto diventa invisibile per ocultamento geometrico: la Terra curva verso il basso e l’oggetto viene “nascosto” dietro la curvatura. Per due punti qualsiasi (un osservatore e un bersaglio lontano), esiste una semplice relazione che lega le loro altezze e la massima distanza a cui possono vedersi. In prima approssimazione (considerando anche la normale rifrazione dell’aria), due punti possono essere in reciproca vista se:
D (km) < 3,86 \biggl( \sqrt{\mathstrut h_1(m)}+\sqrt{\mathstrut h_2(m)} \biggr)
dove D è la distanza in km, h1 e h2 sono le altezze (in metri s.l.m.) dell’osservatore e dell’oggetto. Se D eccede questo valore, la curvatura li separa e non c’è visibilità diretta.
Applicando ciò al caso ligure-corso: dalla costa ligure (praticamente h1 è ≈ 0 metri ) la Corsica non dovrebbe risultare visibile nella normalità. Le cime più elevate della Corsica (es. il Monte Cinto, ~2706 m) potrebbero teoricamente spuntare appena oltre l’orizzonte in condizioni ideali, ma solo la loro sommità estrema. Infatti, nelle rare occasioni limpide in cui qualcuno riesce a scorgere la Corsica dalla Liguria, si tratta solo delle vette montuose più alte (fino a ~2400 m) e di una piccola porzione della loro parte superiore (circa gli ultimi 800 metri dei rilievi). Come sottolineato da fonti locali, “ciò che vediamo sono i rilievi montuosi, poiché la curvatura terrestre non ci consente di raggiungere con lo sguardo anche le rive”. In condizioni geometriche ordinarie, quindi, dal livello del mare le coste e la gran parte dell’isola rimangono sotto la linea dell’orizzonte e non possono essere viste direttamente.
Il fenomeno ottico della Fata Morgana
In condizioni atmosferiche eccezionalmente favorevoli, la Corsica può apparire come una sottile sagoma scura all’orizzonte dalla Liguria (nell’immagine, il profilo corso ripreso al tramonto dalla costa ligure). Tali avvistamenti sono resi possibili da particolari fenomeni ottici come il miraggio di Fata Morgana, che piega i raggi luminosi e fa apparire visibili oggetti normalmente nascosti oltre l’orizzonte.
Quando qualcuno riferisce di vedere in modo chiaro la Corsica intera o quasi dal mare, non si tratta di “visione diretta” normale, bensì molto probabilmente di un miraggio superiore. In meteorologia, la Fata Morgana è un tipo di miraggio che si verifica con una forte inversione termica negli strati bassi dell’atmosfera e la formazione di un condotto atmosferico. In tali condizioni, i raggi di luce provenienti da oggetti lontani (anche posti oltre la curvatura terrestre) vengono deviati per rifrazione e incurvati verso il basso. In pratica, l’atmosfera si comporta come una lente che abbassa la traiettoria dei raggi luminosi, permettendo loro di seguire la curvatura terrestre per un tratto. Quando questi raggi piegati raggiungono l’osservatore, il cervello li interpreta come se viaggiassero in linea retta: di conseguenza l’oggetto appare più in alto di quanto sia in realtà, dando l’illusione di vederlo sopra l’orizzonte. Come spiega chiaramente un approfondimento, “i raggi luminosi, attraversando strati di atmosfera con diverse densità, subiscono effetti rifrattivi che ne modificano la traiettoria, dando l’impressione che un oggetto sia dove in realtà non è… Così accade, ad esempio, che una montagna possa risultare più alta della realtà e quindi essere visibile anche se si trova al di sotto della linea dell’orizzonte”.
La Fata Morgana in mare aperto può dunque far apparire all’osservatore porzioni più grandi di Corsica di quelle geometricamente visibili. In certi casi estremi, si possono vedere figure distorte o capovolte all’orizzonte: l’isola può sembrare “allungata” in verticale, oppure apparire sospesa sopra il mare, a causa della riflessione dell’immagine sullo strato d’aria più denso. Non a caso si parla di “castelli in aria” negli antichi racconti: il nome Fata Morgana richiama la fata delle leggende arturiane capace di creare illusioni per trarre in inganno i marinai. Oggi sappiamo che l’illusione è dovuta alla rifrazione anomala dei raggi luminosi.
È importante sottolineare che non basta una leggera rifrazione normale (quella sempre presente nell’aria) a spiegare visioni così estese, ma serve proprio un assetto termico dell’atmosfera molto particolare. La simultanea presenza di uno strato di aria più calda sopra uno strato più freddo (inversione) e di un canalizzazione ottica dei raggi è ciò che rende questo miraggio relativamente raro. Si tratta dunque di eventi eccezionali, ma possibili: la scienza ottica e meteorologica li conosce e li documenta da tempo.
Visione diretta vs. miraggio: differenze e casi documentati
Da quanto esposto, emerge la differenza sostanziale fra vedere la Corsica per via diretta e vederla per effetto di un miraggio. Nel primo caso (visione geometrica diretta) dall’Italia si distinguono al massimo i profili sommitali dei monti corsi in condizioni limpide e con l’osservatore magari leggermente elevato sul mare. Nel secondo caso (Fata Morgana) può capitare di scorgere una sagoma molto più estesa, talvolta descritta come l’intera isola, ma è un’immagine ingannevole, formata dalla rifrazione straordinaria. Visivamente, per l’osservatore, potrebbe sembrare la realtà – tanto che è comprensibile rimanere convinti di aver visto “tutta la Corsica” ad occhio nudo – ma ciò che si è visto è in realtà un riflesso ottico sospeso, non la luce proveniente in linea retta dall’isola.
Numerosi appassionati e studiosi confermano questa spiegazione. Eventi in cui la Corsica appare nitidamente dalla Liguria a quote basse sono estremamente rari e avvengono solo quando l’atmosfera è stratificata in modo inusuale (tipicamente in inverno, con aria fredda vicino al mare e strati più caldi sopra). Ad esempio, nelle mattine invernali particolarmente terse capita talvolta di vedere le sagome corse dalla Riviera di Ponente. Le cronache locali riportano fotografie spettacolari scattate in queste occasioni, accompagnate dal dubbio che si tratti appunto di “un curioso effetto ottico chiamato Fata Morgana”. La stessa letteratura scientifica popolare elenca la costa ligure tra i luoghi dove talvolta compaiono i riflessi della Corsica all’orizzonte, proprio a causa di questi miraggi. Non sorprende dunque che la Corsica “ogni tanto c’è e ogni tanto non c’è” a seconda delle condizioni atmosferiche.
Infine, gli esperti ribadiscono i limiti imposti dalla geometria: senza un tale fenomeno di rifrazione anomala, vedere la Corsica da Genova o dalla riva ligure è impossibile. Il calcolo dell’orizzonte ci dice che a livello del mare la visibilità si ferma a poche decine di km, e anche da 800 m di quota non si supera circa 100 km – molto meno dei ~180 km che separano la Corsica dalla Liguria. Solo le eccezionali circostanze di Fata Morgana possono colmare questo divario. Come conclude un’analisi matematica dedicata all’argomento, è lecito pensare che chi sostiene di aver visto l’intera Corsica da basso livello sia incappato in un fenomeno ottico: “possiamo confermare matematicamente che a livello del mare non si possa vedere [la Corsica]; se sostenete di averla vista, potrebbe trattarsi di un effetto ottico chiamato Fata Morgana”.
Conclusione
In termini cordiali ma chiari, la realtà fisica è la seguente: dalla Liguria, a livello del mare, la Corsica non è visibile nella sua interezza in condizioni normali. Quello che si può vedere, al massimo, sono le vette più alte all’orizzonte (neppure tutta la montagna, figuriamoci le zone costiere). Se qualcuno riferisce di distinguere quasi tutta l’isola da basso livello, la spiegazione più plausibile risiede in un miraggio di Fata Morgana, cioè un evento ottico eccezionale che simula la presenza dell’isola oltre l’orizzonte. Non c’è alcuna sfida personale in questo chiarimento: anzi, tali fenomeni sono così affascinanti che meritano di essere compresi per quello che sono. Riconoscere la differenza tra visione diretta e miraggio permette di apprezzare sia i limiti imposti dalla natura (curvatura terrestre) sia le sorprendenti eccezioni che la stessa natura a volte ci regala tramite l’illusione ottica. In sintesi, non stiamo negando l’osservazione in sé – la Corsica può davvero apparire all’orizzonte in rarissimi frangenti – ma ne stiamo chiarendo la causa fisica reale, affinché realtà scientifica e percezione visiva trovino una spiegazione comune e coerente.
Fonti
Le fonti sono studi geometrici e fotografici sulla visibilità Corsica-Liguria, spiegazioni di ottica atmosferica e miraggi dai media e dalla letteratura meteorologica, nonché documentazioni locali di avvistamenti eccezionali confermati come Fata Morgana. In ogni caso, il tono qui rimane rispettoso: comprendiamo lo stupore di chi “vede l’impossibile”, ma confermiamo che l’ultima parola spetta alle leggi della fisica.
- Principi della curvatura terrestre e visibilità:
- Fata Morgana e fenomeni ottici:
- Documentazione su miraggi e rifrazione: