VIDEO – SAR Recupero Michele Zambelli a 340 miglia dal Canada



SAR Sailing Vessel Tenace at 340 NM off St Johns (Canada) l’11 giugno 2017 per abbandono della barca vela Tenace un 9.50 mt a vela da regata condotto dal mio amico Michele Zambelli.

Ci eravamo sentiti con la G. (adesso Voi Donne, non mi chiedete chi sia G., è G. e basta… 🙂 io ero in navigazione sotto l’Italia, da Capo Rizzuto a Otranto passando per Santa Maria di Leuca, assieme al mitico Stefano Malagoli. Passeggiando sul ponte ascoltavo la G. in un momento di pace mentre mi diceva che aveva sentito Michele. Era contante, serafica, ,a G. è soave, ti da questo senso di pace, di calma, anche quando ti racconta una tempesta e tra una risata e l’altra mi diceva che Michele era riuscito ad evitare anche la seconda tempesta, che aveva colpito i partecipanti della regata OSTAR e che Michele era in seconda posizione. Sì, avevo capito bene, in seconda posizione, dietro Mura con una barca di 14 metri super attrezzata e preparate, mentre Michele, con un 9,5 mt meno recente e meno preparato era lì dietro… Bene…!

Mentre la mia navigazione peggiorava, di parecchio, ci siamo risentiti con la G., abbiamo fatto altre chiacchiere e ci siamo detti che ci saremmo aggiornati la giornata seguente… io seguivo Michele guardando il modello meteo GFS sopra la sua rotta… lo seguivo, così, gli voglio bene… ma non potevo dirgli niente anche se avessi potuto, perchè anche io ero lontano dalla costa, mai quanto lui, ma non avevo linea e comunque non avrei poi potuto per regolamento della regata. In ogni modo, la mia nottata fu pesante, e mi chiedevo quel ragazzo dove diavolo fosse durante i miei turni al timone di bolina.. ero sereno perchè avevo visto che avrebbe avuto un ottimo vento che gli avrebbe dato la possibilità di guadagnare spanne su Mura e filare diritto all’arrivo… era sulla cresta dell’onda

La mattina risento la G., mi risponde:
Michele ha abbandonato la barca! – è molto agitata, anche se il suo savoir-faire è molto marcato, si percepiva che lo era, tesa come un violino, voce leggermente rotta…
Ma come? Non l’avevi sentito ieri? Come ha abbandonato? Per quale motivo, diavolo! Ma dove c…o eh?
– Eh non lo so… lontano… adesso forse lo vengono a prendere… forse deve aspettare 3 giorni in zattera un mercantile…!!!-
– Nooooooo….!!!-

Mi precipito a guardare la sua posizione con l’AIS… è là in mezzo al mare… accipicchia è parecchio lontano… forse 350 miglia… devo fare un po’ di calcoli, trovo la posizione su Navionics, cavolo… è davvero lontano… non ci arrivano mica gli elicotteri lì… non hanno abbastanza rifornimento ed autonomia per fare poi l’hovering per la manovra di recupero con il sub… a meno che… a meno che, non facciano rifornimento da qualche parte… mmm… altrimenti Michele, davvero si dovrà fare 3 giorni in quella zattera esposto agli elementi galleggiando con 4 millimetri di plastica sotto al sedere in Oceano Atlantico, a Nord, nel mare del Labrador, con vento medio costante di 25 nodi e onde alte con periodo lungo… e non caldissimo… (siamo vicino alla Groenlandia)?

Cioè davvero gli sta succedendo tutto questo… no…! Non sono tanto preoccupato per lui che s’è sulla zattera sta bene e sa cavarsela in questi situazioni, ma per il meteo previsto per i giorni seguenti in quell’area, sai siamo ai 50 ruggenti….

Non potevo fare niente… solo guardare lo schermo del telefono con la posizione GPS di Tenace… con l’iconica fata a barchina a vela, tipo laser, fin tanto che ad un certo punto, vedo che la velocità di crociera di Tenace, il bacon di Michele, che mentre era alla deriva era di circa 5 nodi… era passata a 180 miglia nautiche… una linea ritta per ritta… a parte un punto.. Ma che diavolo… ah ok… è in elicottero, lo sono andati a prendere… wow… grande… ci siamo.. così, così…! dai dai dai… ci siamo… bella l’hanno salvato… wow… mi son commosso, ma no diciamolo a nessuno…  stanno andando a St. John nella punta estrema del Canada le terre di Terranova e del Labrador… beh dai s’è fatto anche un volo in elicottero a UFO… s’è visto un bel panorama il ragazzo…!

Ok è sull’elicottero…. risento la G., siamo felici, sta bene…! Sta bene, è atterrato, sta bene… adesso deve cercare un albergo… poco dopo l’ho sentito… patacca….!

P.S. un grande LOVE ai soccorritori del SAR che hanno salvato Michele, grandi uomini, impavidi delle condizioni meteo, su di un elicottero, guidato da un pilota molto esperto, facendo rifornimento due volte su una piattaforma petrolifera in mezzo al mare del Labrador, sono andati a prendere il nostro amico in mezzo al mare, a 350 miglia, 350 miglia…! In mezzo all’Oceano…! Questo vuol dire essere tutti sulla stessa barca…!

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